"I materiali da costruzione rappresentano un'intelligenza collettiva del progetto"

Avei è un’azienda di vendita materiali edili con sede a Casagiove, in provincia di Caserta: con una competenza che deriva da anni di esperienza nel settore, ci occupiamo di commercio edile e di progettazione. La nostra è edilizia innovativa, pensata per ottimizzare le risorse degli ambienti che progettiamo grazie alle più moderne tecnologie, con un occhio di riguardo all’ambiente e alla sostenibilità. Ogni scelta, dalla selezione dei materiali alla stesura dei progetti, è seguita da professionisti del settore e pensata per soddisfare ogni tua esigenza.

Contatti
  • vendita vernici e rivestimenti

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Vasto assortimento di materiale da costruzione

Il nostro catalogo di prodotti e materiali per la costruzione e la ristrutturazione delle abitazioni comprende una vasta gamma di soluzioni .Possiamo aiutarti dalle fondazoni al Tetto! Noi di AVEI Proponiamo soluzioni ecocompatibili e quanto di minor impatto possibile ! I migliori marchi li trattiamo NOI!

Materiali edili per la tua nuova casa

Da sempre proponiamo ai nostri clienti le scelte più adatte ai loro progetti, con una competenza affinata da anni di esperienza nel settore. Trattiamo  prodotti partendo dalle impermeabilizzazioni fino ad arrivare all'isolamento termico passando per le deumidificazioni , trattiamo qualsiasi tipo di massetto da quello per riscaldamento a pavimento a quello isolante o acustico, ci occupiamo di rinforzo strutturale in strutture in CLS o interventi di restauro su strutture antiche, trattiamo il sistema a secco e strutture ventilate con fibre come la lana do roccia ecocompatibili e riciclabili al 90-100%, ideali per isolare gli ambienti della tua casa sia a livello termico che acustico, trattiamo ogni tipo di intonacatura e rasatura : questa è un’edilizia innovativa che noi cerchiamo e che si avvale delle più moderne tecnologie e che punta alla sostenibilità.

  • materiali edili per ristrutturazioni

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SIAMO SPECIALIZZATI IN:

IMPERMEABILIZZAZIONI

L'impermeabilizzazione consiste nella realizzazione di un elemento di tenuta, costituito da una membrana per impedire il passaggio dell'acqua piovana dalle coperture di edifici, dagli impalcati stradali e autostradali, dalle vasche di raccolta d'acqua quali bacini, piscine, di quella proveniente dal sottosuolo nel caso di gallerie, parcheggi ipogei e anche di umidità di risalita.

Esistono diversi tipi di impermeabilizzazioni:

-Guaine Bituminose: sono state inventate oltre 50 anni fa in Italia e hanno conquistato il mondo, un motivo ci sarà! Si tratta di uno strato di bitume modificato, di vario spessore e con interposta un’armatura, che viene posato a fiamma o mediante adesivo.

-Guaine Sintetiche: Le guaine sintetiche: sono prodotti di pura sintesi, a differenza di quelle bituminose, che vengono utilizzate per la loro capacità di deformazione dimensionale e per la resistenza ad elementi degradanti che disgregano gli altri sistemi, ad esempio in discariche o serbatoi di raccolta dei reflui o, ancora, raccolte di olii.

-Le emulsioni: si tratta di prodotti a base bituminosa che vengono prodotti mediante la miscelazione (per emulsione) di vari elementi.

-Resine: Le resine sono un’intera famiglia di materiali adatti alle impermeabilizzazioni. Le principali sono le quelle poliuretaniche (di queste fanno parti le poliuree), epossidiche, acriliche e i metacrilati.

-Le impermeabilizzazioni cementizie: comprendono tecnologie molto lontane tra loro. Le suddividiamo in due macrocategorie (principalmente): le malte elastiche cementizie e i cementi osmotici.

NOI SIAMO SPECIALIZZATI SUI SISTEMI DI IMPERMEABILIZZAZIONE!


DEUMIDIFICAZIONI

I problemi di umidità in edilizia possono essere sia di semplice soluzione, come effettuare un’asciugatura a seguito di un danno da acqua, sia di maggior complessità, come riportare un massetto al suo originale livello di umidità.

E' possibile suddividere le principali cause che generano l'umidità all'interno dei muri nelle seguenti categorie:

  • capillarità o risalita capillare;
  • sali igroscopici;
  • ponti termici (che generano l'umidità da condensa);
  • infiltrazioni.

Ponti termici possibili soluzioni per eliminarli e come evitarli:

- Cappotto termico esterno

- Cappotto termico interno

- Isolamento delle intercapedini

Come risolvere il problema di infiltrazione?

I danni provocati dalle infiltrazioni possono essere di grandi entità; essi, infatti, possono persino rendere gli ambienti invivibili. Tuttavia, nelle abitazioni antiche quello dell’infiltrazione dell’acqua è un problema ricorrente, che può essere risolto solo attraverso l’aiuto di esperti del settore.

Le principali cause delle infiltrazioni d’acqua sono l’assenza o la cattiva esecuzione dell’impermeabilizzazione del muro controterra, ovvero il deterioramento dell’impermeabilizzazione causato da variazioni strutturali o climatiche o dall’utilizzo di materiali inadeguati.

Per porre un rimedio definitivo alle infiltrazioni su muri controtterra, sarà necessario un intervento che faccia in modo che l’acqua contenuta nel terreno non arrivi sulla superficie interna del muro. Con uno speciale rivestimento di controspinta che rende stagno il muro, è possibile fermare fisicamente le spinte attive dell’acqua. Questo speciale rivestimento stagno è un multistrato di speciali materiali cementizi alternati ad altri di matrice epossidica.

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ISOLAMENTO TERMICO

Per isolamento termico (o coibentazione termica) si intende tutti i sistemi e le operazioni per ridurre il flusso termico scambiato tra due zone con temperatura differenti. L'isolamento termico in edilizia è volto a contenere il calore all'interno degli edifici in inverno (per la protezione dal caldo estivo è più corretto parlare di "schermatura dal calore").

l'isolamento termico si realizza sia per facciate, per coperture e per tramezzature interne.

I materiali sono molteplici a seconda delle esigenze :

-Pannello in polistirene espanso sintetizzato EPS con grafite, con profili squadrati o battentati, materiale tenace, resistente agli urti, presenta stabilità volumetrica nel tempo.

- Pannello in lana di roccia completamente naturale ed ecocompatibile di media o doppia densità (a seconda degli utilizzi) con classe di resistenza al fuoco  CLASSE A1. La struttura a celle aperte della lana di roccia contribuisce significativamente al miglioramento delle prestazioni fonoisolanti della parete in cui il pannello viene installato.

- Pannello in lana di vetro viene prodotta portando a fusione una miscela di vetro e sabbia (tra i 1300-1500 °C), questa miscela viene poi trasformata in una fibra che con l’aggiunta di un legante aumenta la tenuta tra le fibre della miscela. Le fibre vengono poi riscaldate a 200°C e sottoposte a calandratura (deformazione plastica) per dare ancora più resistenza meccanica e stabilità.

-Pannelli in fibre di legno è un prodotto di origine vegetale utilizzato sopratutto in edilizia come isolante termo-acustico ed è uno degli eco-materiali più versatili ed efficienti, è completamente riciclabile e biocompatibile, tanto più che di solito non è sottoposta ad alcun trattamento preventivo con prodotti chimici, come la formaldeide. Inoltre, è un materiale leggero, facile da trasportare e da lavorare o tagliare.

- Pannelli in sughero, il sughero in pannelli è adatto per tutti gli interventi di isolamento termico e acustico in esterno ed in interno: rivestimenti termici a cappotto, isolamento delle intercapedini, dei sottofondi, dei solai e dei sottotetti. E’ un isolante biologico, imputrescibile e insensibile all’umidità.

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RINFORZO STRUTTURALE

Il ripristino del calcestruzzo ammalorato è uno tra gli interventi più frequenti nel patrimonio edile esistente. Il trascorrere del tempo, l'impatto degli agenti atmosferici e le azioni meccaniche contribuiscono al degrado del costruito che, di conseguenza, richiede una manutenzione periodica.

La gamma delle soluzioni disponibili è composta da malte per il ripristino corticale e da malte per la rasatura. Le malte per il ripristino corticale sono utilizzate per la ricostruzione delle porzioni rovinate del calcestruzzo e possono essere di due tipi:

  • a consistenza tixotropica, da utilizzare a cazzuola o a macchina, per realizzare ripristini sia di tipo localizzato che a spessore;
  • betoncini colabili, utili per ricostruire spessori maggiori ma non solo. Le malte colabili infatti consentono di effettuare dei veri e propri ringrossi di sezione di travi o pilastri e rinforzi strutturali di solai. Il loro utilizzo prevede il getto all'interno di casseri.

Le prestazioni meccaniche delle malte sono ulteriori elementi di distinzione. Infatti, in base alla loro resistenza a compressione, alla loro adesione al supporto e alla loro capacità di resistere a condizioni climatiche difficili, sono inserite all'interno di classi, in base alla classificazione prevista dalla normativa UNI EN 1504-3. Le classi vanno da R1 a R4 e indicano prestazioni crescenti.

  • R1 e R2 sono le classi di resistenza adatte ad applicazioni non strutturali.
  • R3 e R4 sono invece le classi di resistenza per applicazioni strutturali.

Le malte per il ripristino del calcestruzzo sono fibrorinforzate, cioè addizionate con fibre sintetiche, e definite "malte antiritiro".Ulteriore elemento di distinzione è la velocità nell'indurimento. Esistono infatti malte a presa normale, che seguono il normale setting del calcestruzzo, e malte a presa rapida, spesso utili per rendere più veloce la sequenza delle varie fasi dell'intervento.

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MASSETTI

Per definizione, il massetto è lo strato di supporto diretto del pavimento. Nel corso del tempo il massetto è passato dall’essere un “semplice” componente del sistema sottofondo - l'insieme degli strati interposti fra solaio e pavimento – ad essere un elemento costruttivo del solaio interpiano che possiede, per normativa, specifiche caratteristiche di isolamento termico ed acustico.

Il massetto utilizzato nei sistemi di riscaldamento a pavimento o nel sottofondo termoisolante può lavorare contemporaneamente su due fronti, contribuendo da una parte all’isolamento termico del sistema e dall’altra al risparmio energetico.
Si tratta demassetti isolanti, detti anche termici, massetti speciali con caratteristiche isolanti abbinate a bassi coefficienti di conducibilità termica λ ed elevata traspirabilità, adatti alle nuove realizzazioni, perché in linea con le recenti normative, e ottimi per le ristrutturazioni.
Possono essere 
preconfezionati o premiscelati, sono composti da inerti naturali - sughero, lapilli, argilla, perlite - con alto potere isolante, oppure da speciali additivi aggiunti alla miscela di base in cemento o con granulati sintetici. Queste miscele hanno un basso carico statico; pertanto, il massetto termico ha un basso peso specifico e risulta essere idoneo non solo negli interventi di ristrutturazione ma anche in quelli di restauro.
Per quanto riguarda l’isolamento acustico dei rumori di calpestio, bisogna perseguire il principio di desolidarizzazione della pavimentazione, superficie dove vengono generati i rumori aerei, rispetto alla struttura portante, interponendo un materassino anticalpestio tra massetto e struttura portante.

DA NOI PUOI TROVARE DIVERSI TIPOLOGIE DI MASSETTO IN BASE ALLA TUA ESIGENZA!

SISTEMI A SECCO

I sistemi di costruzione a secco, al contrario di quelli ad umido, sono quei metodi costruttivi che non implicano nel processo di assemblaggio l’utilizzo dell’acqua o l’impiego di materiali di connessione che necessitino di consolidarsi dopo la posa, come collanti e sigillanti.
Anche se in Italia si è privilegiato il sistema tradizionale umido latero-cementizio, questo non significa che nelle ristrutturazioni non si possa optare per soluzioni a secco che sicuramente offrono numerosi vantaggi.

VANTAGGI DELLA COSTRUZIONE A SECCO:

La diffusione di tecniche costruttive a secco ha permesso di ridurre i tempi e i costi di costruzione senza che ciò comporti una perdita di prestazioni, tanto che consente anche di avere un elevato risparmio energetico.
In più i sistemi a secco sono maggiormente ecosostenibili, in quanto gli elementi, grazie anche alla facilità di montaggio-smontaggio, possono essere riciclati, sostituiti ( in caso di elementi degradati) o riutilizzati rendendo meno impattante l’eventuale futura dismissione.
Questo tipo di tecnologia da la possibilità di progettare e realizzare le parti dell’edificio in luoghi diversi da quello in cui sorgerà il manufatto; infatti in cantiere si svolgerà “solo” la fase di assemblaggio che quindi avverrà in tempi brevi.
Inoltre tale tecnica costruttiva è ideale anche per lavori di ristrutturazione in quanto, grazie alla facilità di posa, rende possibile la conclusione dei lavori in tempi brevi, aspetto non da poco per coloro che devono allontanarsi dalla propria abitazione.


INTONACATURA E RASATURA

Il termine “intonaco” si usa per indicare la parte più esterna del rivestimento delle strutture: è la finitura delle pareti, dei soffitti, dei pilastri; completa quindi gli elementi architettonici e li protegge igienicamente. Tale strato deve avere una serie di caratteristiche: impermeabilità, resistenza agli agenti esterni, durata nel tempo e possibilità di essere decorato.

Una prima stesura di intonaco è chiamata “rustico” (rinzaffo o abbozzo), che può arrivare anche a spessori di qualche centimetro; segue un secondo intonaco chiamato “fine” (arriccio) che porta le pareti alla finitura. Oltre a questo passaggio ve ne può essere anche un terzo (stabilitura) se si desidera finire le pareti a gesso.

Data la grande varietà di materiali utilizzati tradizionalmente nelle diverse regioni d’Italia, che tra l’altro porta all’uso di metodologie parzialmente differenti, due esempi di intonacatura permettono di semplificare la descrizione delle tre fasi che compongono tale operazione.

INTONACATURA CON LA POZZOLANA (che è una fine cenere vulcanica) è molto utilizzata nel centro e nel sud Italia. È naturale e offre il vantaggio assorbire eventuali inquinamenti da fonti elettromagnetiche che si possono riscontrare nei muri, per esempio in quelli vicino a montanti elettrici, o da segnali televisivi. Per questo tipo di intonacatura ci sono tre fasi di lavoro.

Rustico o Rinzaffo – Questo strato, preparato con inerti (pozzolana) a granulometria più grossa e con elevato dosaggio di legante (calce), regolarizza il supporto, in modo da assicurare buona aderenza a quelli successivi. La malta viene gettata a cazzuola, con forza, contro la parete precedentemente bagnata bene. Lo spessore dello strato dipende dagli avvallamenti e dalla disomogeneità della superficie: nei punti dove è particolarmente elevato s’inseriscono frammenti di mattoni.

INTONACATURA CON SABBIA DI FIUME (comunque un ingrediente naturale) richiede che si cambi l’inerte, e variano anche i procedimenti. Si parte eseguendo sempre un intonaco rustico, con lo scopo di regolarizzare il supporto, anche se in questo caso la malta viene stesa sulla parete e non gettata a cazzuola. Per portare in piano i muri (piombare) si comincia realizzando una serie di fasce che saranno controllate utilizzando la bolla. Le fasce, ottenute con profili d’alluminio specifici fissati al muro oppure stendendo e lisciando delle strisce verticali con l’intonaco stesso, raggiungeranno lo spessore necessario a correggere tutti i vizi di una parete rustica. Queste saranno disposte a distanze tali da potere essere raccordate e lisciate tramite l’uso di stagge.

La realtà odierna è ormai legata a prodotti premiscelati e pronti all’uso che offrono alte prestazioni.

Non si può terminare un discorso sugli intonaci senza parlare di rasatura a gesso, la tecnica che permette di rendere liscia una superficie. Allo scopo si possono usare diversi materiali, quali:

  • stucco in gesso;
  • scagliola (costituita da solfato di calcio emidrato ed anidride con additivi chimici);
  • stucco francese (quello in pasta);
  • materiali a base cementizia.

I vantaggi della rasatura a gesso sono naturalmente estetici: la superficie diventa più elegante e permette di finire le pareti con le pitture più belle o di poter eseguire gli effetti decorativi più elaborati e pregiati, come lo stucco veneziano, che necessita appunto di un sottofondo perfettamente liscio e regolare.

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